Tyrone Downie, organista/tastierista degli Wailers, è morto domenica 5 novembre a Kingston all’età di 66 anni.
L’annuncio della morte è stato dato dai Wailers sulla pagina Facebook ufficiale della band, ma la causa della morte non è chiara....
“E’ con grande tristezza e con il cuore pesante per la notizia che il tastierista, fratello e amico degli Wailers, Tyrone Downie, è deceduto oggi. Tyrone si è unito agli Wailers poco prima dei vent’anni, facendo il suo debutto discografico con la band con "Rastaman Vibration". Quando si ascoltano le tonalità di "Three Little Birds" (e molti altri successi) si dovrebbe sempre pensare a Downie. Noi Wailers e i nostri amici vorremmo porgere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Tyrone. Rest In Power Tyrone” si legge nella dichiarazione.
Originario di Cockburn Gardens a Kingston, Downie ha frequentato il Kingston College (KC), dove il suo talento prodigioso è stato notato per la prima volta da Douglas Forrest, capo del Dipartimento di Musica della scuola.

E proprio mentre era al KC suonò la sua prima sessione di registrazione di "Cherry Oh Baby" di Eric Donaldson, che vinse la Festival Song Competition nel 1971.
Tommy Cowan, produttore di "Cherry Oh Baby", portò Downie in quella sessione, che ebbe luogo al Dynamic Sounds.
“Ho visto Tyrone suonare con alcuni musicisti in una sala prove da qualche parte su Windward Road all’inizio del 1971 e mi è piaciuto il suo stile. Allora era uno scolaretto, quindi stavo per produrre "Cherry Oh Baby" di Eric Donaldson con la band Inner Circle, sono andato per Tyrone al KC, l’ho portato dalla scuola allo studio e ho chiesto a Ibo Cooper di spostarsi dalla tastiera e di permettere a Tyrone di suonare” ha raccontato Cowan al Jamaican Observer. “Pensavo che Tyrone avesse un suono fresco e piacevole, quindi sarebbe stato un vantaggio aggiungerlo alla musica”.
Downie lasciò il KC al quarto anno e suonò in diversi club e hotel prima di unirsi a Marley e agli Wailers. Fu accreditato per la prima volta in Live!, l’eccezionale album della band del 1975 che li ha immortalati in concerto al Lyceum Theatre di Londra.
Soprannominato "Organ D", Downie è diventato uno dei musicisti di sessione più richiesti in Giamaica negli anni ’70. Ha suonato in "Legalize It" di Peter Tosh, "Blackheart Man" di Bunny Wailer e "Marcus Garvey" di Burning Spear.
Ha suonato in ogni album di Marley dopo "Live!", inclusi "Rastaman Vibration", "Exodus" e "Kaya". E’ rimasto un membro degli Wailers dopo la morte di Marley nel 1981, girando in Europa e negli Stati Uniti.
Downie, che ha vissuto per molti anni in Francia, è stato anche direttore musicale della star senegalese world eat/reggae Youssou N’Dour.

Valter Vincenti ricorda Garth Forester

Quando Steve Giant mi ha chiesto di scrivere qualcosa su Garth Forester ho provato subito una serie di emozioni contrastanti .. ho voluto (e vorrò sempre) bene a Duckie (perché è così che tutti lo chiamavano).
L’ho conosciuto nel 2015 nel primo tour di Alborosie siamo andati d’accordo da subito ed è nata immediatamente una bella amicizia e complicità umana e musicale.
Chitarristicamente parlando eravamo molto differenti oltre che per la grande differenza di età anche ovviamente per estrazione culturale, io vengo dal rock, dal pop e comunque dalle tante influenze europee lui invece era veramente la chitarra del reggae.. quel suono giusto e quella ritmica eccezionale .. spesso accadeva di misurarmi con lui cercando di tenere quel bel levare che aveva ovviamente perdevo sistematicamente.
Duckie era veramente una bella persona pulita e sincera, mai una discussione mai un momento di nervosismo, abbiamo condiviso 5 anni intensi insieme nei vari tour in Sud America negli Usa, in Europa, milioni di chilometri e di esperienze.
L’ultimo tour insieme lo abbiamo fatto nel 2020 eravamo negli Usa e già si parlava di pandemia, poco dopo tutto si è fermato e da li ci siamo sentiti meno.
Quando finalmente si è tornati a girare non ho trovato più Duckie nello Shengen Clan.. aveva scelto, aveva preso una decisione, sentiva il bisogno di fare nuove esperienze e così è salito sul carrozzone di Protoje, ed è proprio quando era in tour con Protoje che questa estate ci siamo rivisti in un festival in Germania … è stato come ritrovare un parente che non vedi da un po’ c’è stato un abbraccio fortissimo, sincero, pieno di stima reciproca e ci siamo lasciati con un bellissimo sorriso.
Mi ricordo che ero riuscito a fargli prendere una chitarra della Eko e dal momento che è arrivata non se n’è mai più staccato, ho molte foto insieme con le due chitarre uguali ma con colori diversi.
La notizia della sua morte me l’ha data Albo mentre eravamo in viaggio non ricordo neanche dove mi si è gelato il sangue .. Albo è stato uno dei primi a saperlo e questa notizia inevitabilmente ha sconvolto e segnato tutti noi.
Il reggae giamaicano e non solo ha perso uno dei chitarristi più talentuosi, ci mancherà Duckie, ci mancherà, ci mancherà quel suono giusto e quella ritmica eccezionale ci mancherà una bella persona.
Valter Vincenti