Free World Boss? World Boss is Free!

Uno slogan che diviene realtà. Lo scorso 31 luglio la notizia che tutti i gaza fans attendevano con impazienza è finalmente arrivata: Adidjah Palmer, in arte Vybz Kartel, è stato rilasciato dopo un controverso caso giudiziario e una detenzione durata oltre 13 anni. La breaking news viene immediatamente riportata dalle testate giornalistiche internazionali attraverso immagini che fanno rapidamente il giro del mondo: t-shirt bianca e bandana arancione - a celare un volto appesantito dalle precarie condizioni di salute - il World Boss varca i cancelli del penitenziario e viene accolto in strada da una folla improvvisata. La lunga e complessa vicenda giudiziaria che ha coinvolto il “king of dancehall” e i suoi co-accusati inizia nel 2011 quando Vybz Kartel viene arrestato in seguito all’accusa di omicidio del giovane Barrington “Bossie” Burton. Kartel venne ritenuto non colpevole ma ugualmente trattenuto in custodia per un secondo caso di omicidio, quello di Clive “Lizard” Williams il cui cadavere non è mai stato ritrovato. Tra voice notes “leakate”, prove manomesse, giurati ritenuti inattendibili, nel 2014 arriva la condanna: ergastolo e accesso alla pena condizionale dopo una detenzione minima di 35 anni. Un colpo durissimo per i fans e un'industria musicale che in Vybz Kartel ha visto uno dei maggiori interpreti per oltre un decennio. Il processo di appello del 2020 conferma il verdetto e persino i sostenitori più fedeli sembrano perdere ogni speranza. Quattro anni dopo, la svolta: nel 2024 il caso di Vybz Kartel viene sottoposto all’Uk Privy Council, l’ultima istanza prevista dal sistema giudiziario jamaicano. I giudici inglesi dopo aver esaminato le richieste del legale Isat Buchanan si esprimono in favore del deejay di Portmore. Processo da rifare o pena da annullare. Si arriva così al 31 luglio quando la giustizia jamaicana si pronuncia per la scarcerazione, per Vybz Kartel, Shawn Storm e gli altri co-accusati si aprono le sbarre. “Il carcere è un inferno, giovani state alla larga dal crimine” le prime parole da uomo libero.
Ma l’entusiasmo iniziale - che attraverso il tam-tam social ha coinvolto anche superstar come Drake, Cardi B e Diplo - cede rapidamente il passo ai tanti interrogativi mossi dagli opinionisti del settore. Kartel appare da subito provato dalle condizioni di salute e in molti iniziano a chiedersi quale futuro potrà attendere il World Boss. Le risposte non tardano ad arrivare. A dispetto dai visibili acciacchi fisici, Kartel sin dai giorni immediatamente successivi al suo rilascio non si risparmia al pubblico.
Affiancato dalla nuova compagna, Sidem Ozturk, Kartel monopolizza nel giro di breve l’interesse dei media e dei social network mostrando ogni aspetto della sua “new life” con clips e dichiarazioni che diventano virali. Apre un canale tik tok che in pochi giorni supera il milione di follower. Il "nuovo" Vybz Kartel sveste i panni da "badman" e mostra un lato inedito di sè, spesso frivolo ma a tratti intimo e "conscious". L'esperienza del carcere ha fortemente cambiato il suo personaggio e non lesina aneddoti sulla durezza della vita carceraria e i "sotterfugi" per continuare a registrare hits durante i lunghi anni di detenzione. Tra interviste, viaggi, partecipazioni a conventions politiche, dancing steps, party nei clubs, siparietti familiari, incontri con artisti internazionali, e persino messaggi distensivi verso l’ex acerrimo rivale Mavado, Kartel annuncia il ritorno al business con un concerto previsto il prossimo 31 dicembre presso il National Stadium di Kingston. Un evento epocale le cui aspettative sono, ovviamente, altissime.
Il World Boss ancora una volta, dimostra di essere l’unico artista jamaicano in grado di catalizzare le luci dei riflettori internazionali sulla dancehall music.
Un’industria musicale in crisi, fortemente trasformata e che ha visto negli ultimi anni l'esplodere nuove tendenze e attori sul campo. La dancehall music oggi si trova ad affrontare un giro di boa, in cerca di una propria “identità” al passo coi tempi e protagonisti capaci di riportare l’isola caraibica sulle vette delle charts globali.Sfide di cui Kartel, a giudicare dai contenuti dei suoi numerosi interventi pubblici, sembra ben consapevole. Il "Re" ha tutte le intenzioni di riprendere il trono di un regno che non intende piegarsi allo strapotere di trap e afrobeat.Sarà in grado di affrontare le nuove sfide del mercato? Gli appassionati e i fans da tutto il mondo incrociano le dita. Bentornato Addi!
Gianpaolo Wildcat
IG @Dancehall.it